Resta in Silenzio - Keep Quiet

Il Mantra che passo dopo passo, respiro dopo respiro, mi ha condotto fuori dalla mia ennesima 'quarantena' personale é stato 《Keep Quiet》. Non ricordo di aver fatto nulla di specifico, ma semplicemente di aver mollato piano piano il forte interesse verso certi pensieri. Ringrazio tutte le persone che hanno scritto la loro frase del cuore sulla mia pagina Facebook: una frase più bella dell'altra, ho sentito tanto affetto e coinvolgimeto da parte vostra e sono qui per ricambiare.
《Keep Quiet》 può essere tradotto "resta in silenzio", o ancora meglio direi "resta quieto". Non sono una fanatica di Advaita Vedanta o di chi, estremizzando certe visioni, percepisce la mente come un demonio da reprimere, ma per affetto e stima vorrei citare Papaji, la persona da cui ho sentito queste parole nella maniera meno filosofica e folle possibile, anche se poi i seguaci a volte fanno venire i brividi... ;-) Ho scoperto negli anni che tutte le Fasi del nostro cammino (https://www.michelaruffino.com/blog/le-fasi-del-risveglio) sono degne di amore e di rispetto, però occorre fare attenzione al tentativo ripetitivo di scivolare nel solito circolo vizioso dell'analisi e della pratica. Ogni strumento dovrebbe avere uno scopo specifico e un suo tempo, che per la sua efficacia dovrebbe avere un inizio ed una fine: il mio augurio è che presto noi possiamo riconoscere chi siamo veramente, liberi da maestri, strumenti, pratiche e informazioni. Dopo corsi e percorsi volti a conoscersi e capire come funzioniamo, occorre integrare col sentire, dimenticando la stragrande maggioranza delle informazioni che hanno avuto una utilità per una certa Fase, poiché a lungo andare anche esse altrimenti diventano l'ennesimo limite da superare ed entrano a far parte della storia che continuiamo a raccontarci.
Dimorare nel silenzio, ricco di Vril, di Spirito, é solo l'inizio. Per quanto evoluta una persona possa essere, credo che gli argomenti di cui parliamo da anni siano paragonabili all'asilo: il nostro vero potenziale é ancora tutto da scoprire. E la Vita ci offre di continuo opportunità per vedere.
A volte nella tribolaziome chiudo gli occhi, e sento la voce del mio cuore che sussurra quasi impercettibile: 《Keep Quiet》. Devo sforzarmi per sentirla, un atto alchemico che brucia milioni di vite nell'oblìo. É sempre molto forte la tentazione di seguire i soliti pensieri, fondata sulla credenza per la quale ragionare aiuti a risolvere i problemi, catalogando il "non pensare" come qualcosa di superficiale e irresponsabile. Ho comunque provato più volte a seguire queste due semplici parole: 《Keep Quiet》. Cosa ne verrà fuori? Cosa mi succederà, se solo per adesso, lascio scorrere, non anticipo, mi raccolgo nel sentire senza interpretare? Molte sono le domande e il senso di smarrimento verso un così semplice messaggio. Eppure stare in silenzio non significa evitare i problemi, bensì fluire con essi, lasciarsi attraversare affinché qualcosa di profondamente intuitivo accada. A volte torna l'automatismo di fare le cose migliori, 'spiritual olistiche', a forza, pur di risolvere una carica dentro che spinge verso l'urgenza di agire, di mettere mano. Ad esempio, nonostante io voglia, non riesco a perdonare una persona, trattandosi anche di un mancato perdono verso me stessa: a nulla sono valsi fiumi di inchiostro, step sul perdono, preghiere di guarigione (vedi questo articolo sul Perdono impossibile https://www.michelaruffino.com/…/il-perdono-non-si-fa-accade). La mia ostinazione a risolvere mi ha reso schiava di questo pensiero, finché ho accettato. Mi son resa disponibile, aperta alla possibilità che Qualcosa dentro di me accada senza che il "piccolo me" tenti di fare qualcosa verso una direzione specifica. E poi mi ricordo 《Keep Quiet》 e qualcosa dentro di me smette di nutrirsi; in questo ritrovato spazio, non importa più né il ricordo, né il perdono, né la rabbia, né il vittimismo, né come dovrei o non dovrei sentirmi. Ogni lotta cessa. Vi invito a provare e, oltre alla coltre di fumo innalzata da una mente bambina, a dirmi se siete meravigliati come me.
Non é complicato, non ha bisogno di spiegazioni, perciò è difficile parlarne, e chi ne scrive a proposito risulta suo malgrado macchinoso, me medesima. È talmente semplice che in pochi se ne accorgono o in pochi credono sia possibile, ma é sempre qui. Come accedervi? Tramite un Atto di Volontà che non implica azioni sul momento, anche se esse possono fiorire poi da questo Campo; e un Atto di Fede, perché solo Essa può calmare, prendersi cura della Paura di non avere tutto sotto controllo. Detronizzare la mente ed utilizzarla per scopi più alti, piuttosto che darsi il tormento continuo su ogni cosa, sembra veramente molto difficile, eppure mi son dovuta ricredere. Per cominciare però a familiarizzare con questo approccio, si può utilizzare la propria attenzione per cogliere il momento in cui sorgono i pensieri e fare discernimento sul nascere rispetto alla loro qualità: sono parole che sostengono la Vita? Sono parole che ci consentono di stare in pace col momento? Se la risposta é No, allora 《Keep Quiet》
Ho già vissuto altre "quarantene" in passato, in cui sono stata forzata da eventi apparentemente esterni ad affrontare le mie paure e moti interiori sconvolgenti. E anche quest'ultimo periodo non mi ha risparmiato tribolazioni molto profonde, ma desidero testimoniare che la maggior parte del conflitto interiore si é disinnescato con queste due parole 《Keep Quiet》. Mi sono accorta che la maggior sofferenza che ho provato era dovuta al continuo ragionare, svolgere pratiche, persino meditare, per risolvere il passato, per manipolare il momento presente o per prevedere il futuro e prepararsi illusoriamente ad esso. Ho sofferto per cose mai accadute e sono rimasta in piedi in situazioni difficili mai nemmeno previste. Nonostante tutti gli strumenti a mia disposizione, mi son dovuta inginocchiare alla più disarmante delle Verità: non abbiamo il controllo su nulla e questa é la nostra Liberazione, qui risiede un incommensurabile Potere Vitale.
La faccio semplice perché é semplice. La difficoltà sta nel non farsi distrarre dalla ribellione che si innesca dentro: tutta l'energia repressa, sottoforma di paure, di sensi di colpa, di vergogna e rabbia, cercherà di uscire e la nostra resistenza ad essa può creare sofferenza. Occorre un lavoro ripetuto (la ripetizione é fondamentale per sovrascrivere abitutidini, non abbattiamoci) di risposizionamento che al momento non posso testimoniare abbia un termine, però posso dire che se si conosce abbastanza la voce del proprio "Goblin", la si può riconoscere, e quindi sapere intuitivamente quando è il momento di abbracciare, sentire, e quando é il momento di fare analisi, conoscere, e quando é il caso semplicemente di dire "oggi anche no", oggi 《Keep Quiet》, con la fiducia che il fiume che scorre, la Vita, porti tutto ciò che occorre.

Michela

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