Senso di Colpa Spiritual New Age

Per molti anni sono cresciuta 'spiritualmente' con la 'condanna New Age' che se mi succede qualcosa di brutto sono io che l'ho creato: volontariamente, cioé colpevole di aver fissato i miei pensieri su qualcosa di negativo, o ancora peggio involontariamente, perché nel mio subconscio, il buco nero, si cela qualche trauma misterioso che si palesa a specchio nella realtà. Tutto vero? Sì, ma non va preso alla lettera: questo sapere va usato per unire, per amore, non per disgregarci e giudicarci ulteriormente. Iniziamo col mettere in discussione il senso di colpa che ne deriva. Se il nostro corpo e la nostra psiche (anche detta "macchina", apparato psicofisico) hanno subito e registrato dei traumi, non é colpa mia, non é colpa di nessuno. È andata come é andata, non si può avere il controllo sulle esperienze come vorremmo, e per quanto questo rigurgitare il passato sia scomodo, se affrontato con amore, é parte della 'guarigione'. Quello che si può fare oggi, e solo oggi (sul passato non abbiamo potere retroattivo) è prendere coscienza e accogliere. E questo semplice atto di amore verso noi stessi e la nostra storia é ciò che ci avvia paradossalmente alla 'liberazione' da essa. Quindi, io mi guardo attraverso l'esterno, ma non giudico ciò che vedo. Posso conoscere il mio subconscio osservando la realtà che attiro, ma la trappola in cui caschiamo in molti é nel voler modificare sia la realtà esterna che quella interna, sia l'intoppo interno sia quello che si é poi manifestato. Questo accanimento crea un conflitto con noi stessi molto profondo e disorientante, ed é il grave danno che purtroppo causa la spiritualità quando è assimilata senza amore e senza una guida compassionevole, interiore, ed anche esteriore aggiungerei. Quando emerge qualcosa dal subconscio, brutto o bello che sia, dobbiamo avere il coraggio di amarlo. La mente nun gliela fa, chiariamoci. Occorre attivare dentro di noi qualcosa di più profondo che va oltre la mente ordinaria. E in questo qualcosa di profondo c'è spazio anche per amare questa mente spaventata da ciò che le appare impossibile.

Non si può negare che pensare ossessivamente negativo, piuttosto che governare la propria attività mentale entra nel campo della nostra responsabilità e, in fin dei conti, parliamo anche di maturità. Ma vorrei con tutto il cuore risparmiarvi i miei tormenti o alleggerire quel forte senso di colpa e quella vergogna che derivano dall'identificazione con ciò che di meccanico e automatico si manifesta in noi. Spesso, fra l'altro, ciò che di oscuro si manifesta attraverso ostacoli e resistenze, é più utile di qualsiasi pensiero ben fabbricato a dovere. Ricordo ancora, come un grande insegnamento di Vita, quando volevo entrare in una realtà, una sorta di comunità con molti servizi annessi, capitanata da persone che amavo e stimavo molto. L'intero Universo si é frapposto fra me e questa realtà con ostacoli oltre modo fuori dalla mia portata, causandomi uno shock molto forte. Per mesi mi sono torturata, e ammetto che mi sono anche fatta torturare, dall'idea che io stessi creando questi ostacoli dal mio subconscio, che qualcosa di anomalo dentro di me mi stesse andando contro. Solo quando ho mollato la presa e mi sono lasciata guidare dal flusso, prendendo gli ostacoli come frecce sul cammino e non come resistenze inconsce di cui sentirmi colpevole, nei mesi a seguire ho scoperto la grandezza dei miei mostri, e di come con sommo amore stavano cercando di immettermi sulla strada 'giusta' per me. Magari un giorno vi racconto...

Sull'argomento potete approfondire con il mio vecchio articolo https://www.michelaruffino.com/blog/liberarsi-dai-pensieri-negativi-a-tutti-i-costi


Michela

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